ALESSANDRO MANZONI - EREDI


Alessandro Manzoni era ricchissimo, possedeva di tutto, terreni, case, quadri, ori, argenti e bronzi e venne tutto inventariato, ma appena passo' a miglior vita ogni erede compresi i nipoti fecero dichiarazioni, avallate dall'amministratore dei beni rag. Gattoni, nelle quali asserivano di vantare crediti nei confronti del congiunto .  Vedendo questa 'corsa'  di attestazioni di fiducia, riferite anche a mesi precedenti il decesso , con elenchi  di cifre su cifre, ipoteche ed altro non si puo' non pensare che si trattava di accaparrarsi piu' beni possibili in attesa delle assegnazioni delle spettanze ereditarie. 
Proprieta'
Casa a Milano - via Morone n. 1 gia' 1168 -- Cascina a Mulazzano con terreno arabile -- Dresano terreno -- Brusuglio terreno arabile con moronata - Cassina Mojetta --- Trenno --Lampugnano -- Porta Magenta --- Rendite - affitti - depositi bancari  etc.
                          




                                      La vita pubblica o privata dello scrittore la si puo' leggere ovunque.
Sottostante e' riportato l'albero genealogico del poeta, che ebbe figli solo dalla prima moglie,  Blondel Enrichetta ---

nel testamento, nell'identificazione di nascita, non viene riportato il nome di Giulia Beccaria, madre del letterato --Un monumento, funebre, a lui intitolato e' anche posto nel cimitero di Cormano.



TRA IL DOCUMENTO DI SUCCESSIONE ED IL CERTIFICATO DI MORTE C'E DISCREPANZA SULLA DATA



Manzoni Filippo, figlio dello scrittore, sposato con Erminia Catena, durante le 5 giornate venne preso prigioniero dagli austriaci e legato davanti alla bocca di un cannone dove accesero la miccia. 





 
Forsi nipoti o pronipoti - Alessandro, Giuseppe e Giulio Manzoni tutti  abitanti in via Visconti di Modrone, nel 1945 - presentano progetti per brevetti : il primo , schema di supporto di  sostegno per cornici, il secondo - un binocolo / macchina fotografica / ed il terzo un'ago ipodermico.

Anno - 1944  una pronipote, Contessa Manzoni Silvia, dichiara di essere di nazionalita' Cubana e chiede alla Legazione Cubana in Vaticano ed al comando alleato, che le venga dissequestrata la villa di Roma che era stata occupata dai tedeschi, il documento e' scritto in inglese. La villa era in custodia protettiva.

Nel 1909 il conte Manzoni Ansidei mise in vendita un clavicembalo del '400.





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