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PAOLO VALERA

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Il Valera pubblico' libri ritenuti degli spaccati di vita milanese ma l'unico che non conoscesse la citta' ed suoi bassifondi fu proprio lui, nelle recensioni e' indicato come giornalista verista nel senso che si recava personalmente a conoscere persone e luoghi dei quali raccontava, ma era tutt'altro non si allontanava mai dall'ufficio presso il quale era impiegato e stilava pagine su fatti avvenuti decenni prima spacciandoli come recenti, le notizie gli venivano riportate da altri e non conoscendo i dati anagrafici dei personaggi dei quali scriveva li ometteva o reinventava e quando scoprirono su come si procurasse le notizie fu costretto a cercarsi un nuovo lavoro. Stranamente non viene mai menzionato se avesse una compagna e forse per cio'  fu violento epistolarmente  nei riguardi di : omosessuali, prostitute, miserabili oppure li descriveva cercando di ridicolizzarli per di piu' affermava di aver conosciuto  il Berrini, il Dondina, la Zia ed altri