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Visualizzazione dei post da 2018

Romolo Buni - anagrafica

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Romolo Buni fu  un grande atleta e sportivo  che sfido' in una gara ciclistica Buffalo Bill  lo stesso a cavallo ma con la possibilita' di cambiare destriero piu' volte e Romolo solo con la bicicletta,  ovvio che sulla lunga distanza Romolo  perse.   Fu uno dei grandi imbrogli ai quali ricorreva il millantatore cacciatore di bufali e la prova e' che non ci fu mai nessuno che vide e testimonio' le sue imprese, tranne il giornalista suo agiografo Sull'avvenimento sono stati pubblicati libri e tantissimo si trova su internet inoltre nel maggio 2018 alla Biblioteca Nazionale Braidense e' stata tenuta, da Beatrice Zocchi , una conferenza dal titolo,  Il Far West in Italia : Buffalo Bill. Anagrafica Romolo Buni  di Carlo e Balbiani Dorotea abitante in via Cappello n. 3 nato a Milano il 18/5/1871  morto il 14/5/1939  tumulato al Cimitero Monumentale studente e iscritto alle liste di leva dalla zia che si chiamava Salvini Teresa Ragioniere e presidente dell

Delio Tessa

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 Tessa  Delio ( 1886 -1939 ) scrittore e poeta si riporta che al medesimo diedero il nome del nonno ma cio' non corrisponde a verita' in quanto l'avo dello scrittore si chiamava DELLIO ( con due elle) . scheda anagrafica dell'avo ( nonno ) del Tessa -------------------------------------------------- Tessa DELLIO di Franco e Leva Giuseppina  nato a Milano il 31 ottobre 1812 di professione Pittore coniugato con Milesi Silvia deceduto a Milano il 12 ottobre 1867 Tessa Franco di Delio (di che grado  parente ? ) nel 1880 fu arrestato nel postribolo di Chiaravalle per rissa 👾  ff👾

L'Oste del Cappello

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                                       L'OSTE DEL CAPPELLO Si chiamava Penaglia Angelo, era nato il 29/6/1811 a Colazza ( No ) ed abitava con tutta la famiglia al n. 7 al II° piano della via del Cappello  da dove prese il nome l'Osteria, ma non ne era il proprietario, inizio ' come cameriere e dopo anni di sacrifici ne divento'  il gerente. Nella conduzione del locale era supportato dalla moglie, Brivio Rosa e dai figli Edoardo e Rosa, gli altri tre figli Carlo, Angelo e Giacomo svolgevano altri mestieri, Giacomo verra' ucciso durante l'assento ( visita di leva ) del '77, comunque tenere a bada gli avventori piu' turbolenti e che infastidivano la figlia Rosa ci pensava il capo famiglia abituato al confronto violento e dal quale ne usciva spesso trionfante. Per quanto tempo i Penaglia gestirono l'Osteria non e' dato sapere ma quando il capostipite, Angelo, mori' il 20/10/1871 dalle stime del perito giudiziale della complessiva mobilia e  bia

ARRIGHI CLETTO / RIGHETTI CARLO

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Gli ascendenti dello scrittore erano i Righetti del Sasso frazione di Cargiago ma la stessa era frazione di S. Maurizio ( oggi  Ghiffa ) . Un documento datato 1601, alcuni Righetti ( forse non dello stesso ramo)  erano detti 'gli oleggi'. Documenti consultati : Albero genealogico dello scrittore risalente a circa il 1700, contenente nomi date e luoghi. richiesta copia atto di matrimonio e morte del nonno del Cletto . richiesta atto di battesimo e frammento di giornale riportante il necrologio del padre dello scrittore. Composizione familiare: Righetti Giuseppe + 15/12/1886 e Cassina Anna 29/5/1843 Figli: Righetti Carlo  alias Arrighi Cletto nato a Milano il 17/10/1828  +3/11/1906 Righetti Antonio nato a Milano  il 6/1830 +1841 non risulta nell'albero genealogico in quanto il medesimo riporta solo i viventi nel 1889 Righetti Enrico nato a Milano il 23/4/1832 maritato Boselli Paola Righetti Adele Angela nata a Milano  nel 1835 coniugata Caprera Luigi            

BARBAGLIA DOMENICO

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E' il racconto di una persona che voleva farsi credere mecenate mentre si appropriava di ogni cosa che potesse dargli prestigio, si riporta che la bevanda barbagliata, antica specialita' milanese, nacque nel 1859 in piazza della Scala in alcune vecchie case che fronteggiavano il famoso teatro dove era situato anche il famoso 'Caffe' dei Virtuosi' e frequentato anche dal Domenico, che da garzone di caffetteria, vetturale e noleggiatore di cavalli,  divento"  gestore di giochi d'azzardo, infine impresario teatrale ma fu quando era ragazzo di bottega che   ( RE ) invento' la bevanda , dolce, senza uova e liquore appropriandosi del merito ed imponendo quel nome derivante dal proprio appellativo, inizialmente era chiamata barbajada dal cognome dei creatori che si chiamavano Barbaja, famiglia di caffettieri originari di Casorate, che ne promossero e diffusero il consumo tra i milanesi perche' prima di essi la bevanda veniva servita con base alcolica e con

VINCENZO CUOCO

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F558 1770 - 1823 - scrittore, politico, economista ed altro e opere del medesimo si possono trovare in ogni dove, ma non si trova scritto  che quando venne esiliato in Milano nel 1801, lavoro' come aggiunto al Guarda Magazzino di Foro Bonaparte  e per la sua opera gli vennero corrisposte 60 lire. La quietanza per riscuotere la somma gli venne rilasciata dal Tesoriere Carlo Gussoni

STREPPONI ( cantante )

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Nel censimento di Milano del 1835 nella colonna degli anni di nascita la Giuseppina Strepponi risulta nata nel 1813 anno poi cancellato e riportato come 1819 ed infine a tutti e' stato sovrapposto il 1815, la famiglia della cantante era cosi composta : Strepponi Giuseppina di Feliciano e Cornalba Rosa nata nel 1815 a Lodi - professione cantante Strepponi Davide        di Feliciano e Cornalba Rosa nato a Monza il 4/10/1825 Strepponi Barbara      di Feliciano e Cornalba Rosa nata a Monza nel 1828 La famiglia abito' al n.105 - Contrada della Guastalla - Parrocchia Santa Maria della Passione  e al n. 358 Contrada della Cerva - Parrocchia di S. Stefano Molti articoli riportano che la Strepponi 'passasse' da un uomo all'altro e che Giuseppe tollerasse le scappatelle con relative conseguenze, di seguito ritratto di Giuseppina e le p agine di un fumetto che narrava la vita di G. Verdi e della seconda moglie. dal BLOG

Cova ( chi inizio la dinastia dei pasticceri ? )

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F 524 Nel leggere informazioni sulla pasticceria Cova di Milano ci si e' accorti che tutte riportavano le medesime cose e cioe' : che era sta fondata nel 1817, da un soldato dell'esercito napoleonico che si chiamava Antonio Cova. Non essendoci riscontri  di nomi e date il fatto ha incuriosito e quindi si e' deciso di fare una breve ricerca sui nomi dei Cova di Milano e dintorni, sperando che tra gli stessi ci sia il vero fondatore dell'azienda e la persona che sembra il piu' probabile candidato e' Cova Batta 1784 essendo l'unico che abbia ( e forse ci riusci' ) cercato di arruolarsi perche'nel sito dell'azienda si afferma  'fin dal 1817 soldato napoleonico'  Inoltre si nota  che gli elencati erano tutti negozianti, forse imparentati, ed  oriundi  in Milano  e forse fu Antonio di Vergiate il prosecutore dell'azienda in quanto aveva molteplici interessi oltre al luogo di residenza, anche in citta' , dove si trasferi' in u

Storia di una prostituta dell'800

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Quando Borghesi Marianna comincio' a stazionare sui marciapiedi aveva 10 anni ed era appunto tra i 9 anni in poi che le bambine venivano avviate al meretricio , si pensa fosse di fisico minuto, ed usarono il cognome in diminutivo, e che divenne anche il suo nome di battaglia 'la Borghesina'. Il motivo per il quale intraprese il mestiere non lo si comprende in quanto proveniva da una famiglia agiata , i registri riportano che era cittadina milanese e che si marito' a 15 anni con un uomo del quale non sono pervenuti i dati anagrafici e che probabilmente ne era anche lo  sfruttatore, la medesima compare in quasi tutti i rapporti di polizia dell'epoca, Marianna esercitava nel Casino del Borgo di Porta Comasina - Stretta degli Angioli al n. 1197 ( corso  Garibaldi il vicolo adiacente al cinema Fossati ) di proprieta' della Didona Rufiana ( testuale) cioe' colei che comandava la Baratteria e ne incassava i proventi e che si chiamava Ruta Francesca di anni 60, la

Carnevale

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M 101 Il martedì grasso, festa che conclude la settimana dei sette giorni grassi di Carnevale, nel passato in Milano era chiamato 'Onoranza del Bue Grasso' . Per esporre le carni, nel periodo del carnevale, i macellai dovevano avere una licenza. Regolamenti : V. Reg. Provv. 1387 /4/4 - Da non tagliarsi alcun pezzo di carne per vendere, se prima non si sia separato il quarto anteriore dal posteriore - vendendo la carne non se ne dia piu' di un pezzo. 1494/6/2 - Licenza ai macellai di tenere in Carnevale i loro banchi nella pe...( non leggibile ) I noltre, per motivi politici; nel carnevale del 1853 era vietato buttare coriandoli ed il  divieto risaliva al 1848

Milano Cisalpina

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M. 332 -----------  Nella Milano della repubblica Cisalpina regnava il caos, con i francesi che si comportavano da padroni, creando malcontento tra le truppe, i civili ed i contadini. I disertori dell'esercito della repubblica Cisalpina furono centinaia,  alcuni erano  volontari,  ma su ognuno veniva posta una taglia di scudi 3 o 6, secondo le modalita' a chi effettuava l'arresto, inoltre venivano affisse delle 'circolari'  stampate,  con descrizione dei connotati del reo. Di seguito si riporta un esempio. Stefano Castellani d'anni 23., di statura piedi 5., occhi, capelli, ciglia, e barba, neri,  viso tondo , naso acquilino, di Sesto Calende. Altri  dispacci diramati ad uso delle compagnie erano scritti in corsivo e riportavano anche il nome dei genitori, il giorno della diserzione, se si fosse appropriato di parte dell'equipaggiamento, etc. etc. ----------------------------------------------------------------- ---------------------------------------

Funerali in Milano

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M. 674 --------- Servizi mortuari  anno 1787 I Beccamorti, becchini e necrofori si chiamavano anche Colombetti e portavano un abito speciale. I carri funerari  erano chiamati carrettoni, le casse per il comune le costruiva quasi tutte Gioantonio Torriani, capo falegname. Le autorita' emanarono leggi che proibivano la sepoltura nelle chiese ed indicavano che i cimiteri dovessero  essere posti  fuori dall'abitato. I becchini erano soliti al riutilizzo delle casse da morto quindi venne promulgata una legge che ne vietava il traffico. Le 'ditte' di onoranze funebri  piu' quotate in quel tempo  erano : 1 - Giobatta e Giuseppe Varini e figlio 2 - Andrea Schieppati e il socio Giacomo Ponti 3 - Gaspare de Giorgi 4 - Pietro Orsini 5 - Carlo Pogliani ------------------------------------------------------------------------------------ Tassa per   i funerali, ed esequie divise nelle seguenti classi -------------------- Funerale di prima classe.                  

Monaca di Monza

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F. N . 843 ---------- De Leyva  - De Leiva - De Leva { Il cognome iniziale a dato origine ai derivati Leiva, Leyva, Leva. ---------------------------------------------------------------------------------------------------------------- 2 scritti d' archivio privi di data, riguardanti la Monaca di Monza, copiati e  riportati ==================================================================== 1°------ N. 1576 + dopo il 1630 ( ??) Per Suor Virginia Maria De Leyva figlia di Don Martino ( vedi retro la genealogia { non riportata} ) Detta la Monaca o la Signora di Monza Pare nata nel 1576 - nel 1594 a Monza faceva da Signora pel padre ( era gia" attempata sempre nel 1628, quando la mette in marca -  A. Ma nzoni ) # Nel capitolo dei Promessi Sposi di A. Manzoni , dove c'e' del vero e del romanzesco . I commentatori prendendo tutte le parole del romanzo manzoniano x Vangelo Storico hanno moltiplicato gli errori. V. Rosini - La Signora di Monza Chaslef  - Vir

PRINA GIUSEPPE

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Prina Giuseppe di Giovanni e Artagliati Giuseppina nato il 29/7/1776 Senatore e Ministro delle Finanze Trucidato e tracinato per le vie della citta' il 20/4/1814 Abitante in Contrada della Macelleria, vicolo dei Fiori al n. 1912 Sotto la Parrocchia di Santa Maria del Carmine e non domiciliato al Cordusio come viene riportato erroneamente. La casa del Prina precedentemente era del conte Sannazzari

BRANCA

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Branca Luigi di Bernardi e Erba Carolina nato a Pallanza il 25/9/1833 Professione negoziante in Contrada del Crocefisso n. 4314 Branca Stefano di Bernardo e Erba Carolina nato Milano nel 1843 morto il 23/11/1891 Coniugato con Scala Anna e abitante in via Borgonovo n. 2 Luigi nei registri e' indicato  genericamente come  negoziante e non fabbricante di alcool e come tutte le grandi aziende,  Branca compresa,   hanno un proprio sito dove raccontano la 'loro' storia  Bernardi                Rivista con disegni stupendi che fecero conoscere popolazioni allora sconosciute ai piu'

CAMPARI

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Dalla provincia di Vicenza a Novara ed infine Milano, dalle confetture ai liquori ed altro e chi non ricorda il mitico bar Campari in piazza Duomo? La famiglia Campari : Campari Giuseppe coniugato con Del Frate Margherita              Campari Gaspare -  Cassola - Vi - 27/4/1828 Confetturiere                             Campari Giuseppe di Gaspare e Galli Letizia - Novara 1860                             Campari Antonio di Gaspare e Galli Letizia - Novara 1860 Milano 1863                             Campari  Eva di Gaspare e Galli Letizia - Milano 1862                             Campari  Letizia di Gaspare e Galli Letizia - Milano 1862                             Campari  ............ non riportati nome e data di nascita Abitazioni :  n. 311 Borgo della Stella                     n. 1028 Contrada dei Borsinari                     n. 17 Piazza Duomo tomba dei Campari al Cimitero Monumentale ------CURIOSITA'------ ---