IL MITICO NANO GASGIOTT

                                                            IL GASGIOTT

Povero Nicola, scrivendo di te iniziano sempre dicendo che eri un nano e che vendevi fiori all'esterno della chiesa della Contrada de' Pennacchiari ma non sanno dove fossero ne la Contrada ne l'edificio di culto  ma cosa ancora piu' grave che ignorano il tuo nome e cognome e raccontano la tua storia per sentito dire, e la cosa viene riportata e copiata in continuazione poi si prosegue ribadendo che eri, ovviamente piccolo, brutto, bitorzoluto e sessuomane ed in ogni capitolo sempre a denigrare e mai la verita'. Mah?
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Ora la Contrada de' Pennacchiari comprendeva una parte dell'attuale via Torino ed inglobava anche la chiesa dove il Gasgiott vendeva fiori e l'edificio sacro era S. Satiro.


dati anagrafici del nano: 


Gaiotti Nicola di Carlo e Agnelli Cattarina nato il 6-11-1768 - Professione Fioraro di Chiesa ed e' l'unico con quella dicitura nella colonna delle professioni e per far capire chi fosse non potendo annotare il soprannome dispregiativo.

Il nostro FIORARO  abito' nell Contrada dei Rastrelli, in quella degli Speronari, alla Corsia del Duomo, del Rebecchino ed in quella di S. Margherita, il fioraio di chiesa era una di quelle persone che ancora oggi commerciano in fiori all'ingresso dei luoghi sacri o teatri ed ancora oggi davanti a S. Satiro e' stazionante un extra comunitario che vende piante.

Il nomignolo : Gaiotti Nicola detto Gasgiott da Gazzerotto inteso come piccola e tozza gazza e tra assonanza e similitudine tra cognome ed andatura che ne determino' il soprannome.


Si racconta che fosse forte e muscoloso perche' era si' di bassa statura causa le cortissime gambe ma era molto 'largo' e portava con se' un grosso coltello che non esitava ad usare nei tentativi di rapina verso la sua persona o nei diverbi verso chi, dileggiandolo, lo apostrofava chiamandolo Gasgiott, lo stesso aveva premura di riaccasarsi tant'e'' che invio' uno scritto alle autorita' sollecitandole di concedergli la dispensa matrimoniale.

Nicola vedovo di Scotti Paola si  risposo' il 27 agosto del 1805 con  Terzoli Maddalena ( nubile e 30 anni alla data )  che gli dette 4 figli,  

Maria - 1804, 

Carolina - 1808+1864 coniugata Botti,

 Marianna - 1811 

Gaspare -  1816+1826.


Il nostro nano non era uno spiantato che 'tirava' a campare come sempre narrato perche' aveva un piccola impresa in proprio infatti  nella Guida del Commercio e dei Recapiti nella categoria Tappezzieri Pianetari e Venditori di Suppellettili di Chiesa compare :
Gaiotti Nicola Fabbricante di Fiori Finti per Chiesa - Corso S. Margherita n. 1103, per di piu' la storia della festa a villa Simonetta, non ci sono riscontri documentali di nessun genere,  e' falsa come riportano molti testi ed aggiungo che avrebbe compromesso i suoi affari quindi... un altra 'balla' e' che fosse il re dei nani di Milano come se queste persone avessero avuto un loro particolare stato all'interno della societa', domanda :
ma nella Milano del 1819 su una popolazione di 118.822 abitanti quanti nani avrebbero potuto esserci?
Il Gasgiott mori' nel 1835 nella parrocchia di S. Babila ma dopo circa un anno venne riesumato e celebrata un'altra funzione funebre in Duomo venne traslato e seppellito ad Abbiategrasso che probabilmente era il suo luogo di origine.

Nota --- I dati anagrafici del Gasgiott sono stati reperiti nel Registro n. 10 nel Ruolo della Popolazione di Milano del 1811 depositato presso la Biblioteca Storica Trivulziana di Milano.
Se ne consiglia la frequenza a chiunque voglia cimentarsi con le vicende della 'Vecchia Milano'


1825


    Biblioteca americana


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