PONTESTURA - VARIE
In Pontestura, paese in provincia di Alessandria, c'e' una via dal nome alquanto strano - Pizzaverino, anche chiedendo in loco non se ne era mai venuti a capo del significato. La curiosita' venne in quanto era il paese del nonno e delle vacanze quindi si scorazzava e si conosceva ogni andito.
Ora il mistero si svela, fino agli anni '70 all'ingresso della via, sulla sinistra, c'era un pesante cancello in legno ad un solo battente e nessuno sapeva il perche' sia dello sbarramento che del nome, e nell'arteria sulla sinistra c'e' un viottolo ed anche in esso era posizionata una barriera di dimensioni superiori al precedente che veniva tenuta chiusa dal fattore che occupava la casa colonica al di la' dello stesso. Inoltre in via Po', sul muro sinistro di via Gonzaga verso Pizzaverino, si notavano ancora residui di una cancellata che avrebbe impedito il transito alla strada, ed in via Olmo era posizionato un'orinatoio, ma non erano evidenti tracce di cancelli od altro probabilmente dissolti dal tempo.
Il nome della via era quello di una famiglia di origine ebraica, i Pizzaverino, quindi si deduce che anticamente fosse il ghetto abitato da genti di quella religione e che la sera le barriere venissero chiuse.
vie dove erano posizionate le cancellate
LA VIA PIZZAVERINO
Le cantine avevano l'ingresso all'esterno, sulla strada proprio a fianco delle porte delle case, erano muri con copertura di assi con scale e forse servivano come magazzini per legna o altro, ora sono stati tutti rimossi, la via era lastricata a ciottoli che rendevano il transito, di uomini e mezzi, un po' traballante. In base alla descrizione sopra riportata il percorso e' completamente cambiato essendo stato oggetto di continue ristrutturazioni edilizie. Alla fine del tragitto c'era un lieve declivio, con un pozzo poi trasformato in pompa a funzionamento manuale, ed un'abitazione, ora abbattuta, con una cantina a livello cortile ed entrati in essa in fondo c'era una piccola porta molto antica ed aprendola ci si trovava in un cortile di 4 m x 4 con al centro una cavita' che era stato murata, e si raccontava che scendendo e percorrendola si risalisse fino alla ex piazza d'armi, il patio dall'esterno non era visibile in quanto i muri delle case che lo circondavano non avevano finestre sul medesimo. Inoltre quando il Po' esondava le acque a volte raggiungevano il muro che delimitava la fine della via ed oltre il quale venivano gettati tutti i rifiuti urbani degli abitanti della strada. Il paese ora e' pressoche' disabitato con continua emoraggia di abitanti.
Luigi XVI - 1643 Medaglia commemorativa della presa di Trino e Pontestura
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