L'AMMUTINAMENTO DEL 1969

 Forte Masotto era ed e' un luogo sperduto sulle montagne che sovrastano Messina, era una polveriera con annesse batterie di cannoni ma dell'epoca della quale si racconta erano rimaste solo le postazioni  perche' gli stessi erano stati asportati molti anni prima, il distaccamento era usato come luogo nel quale isolare i marinai 'difficili',  una trentina in tutto ed era comandato da un ex capitano, di 50 anni, degradato a tenente  che si comportava con i medesimi come se fosse il Dio in terra.
Per i rifornimenti alimentari provvedevano ogni mattina l'addetto con jeep e autista, di Orbetello, che si recavano in citta' ad acquistare le derrate precedentemente scelte dal superiore che spesso si faceva raggiungere dalla sua fidanzata ed in orario mensa della truppa la medesima ed il graduato posti a capotavola presiedevano il pranzo irridendo e ridendo degli astanti, terminato il convito gli stessi si ritiravano nell'appartamento dell'ufficiale ed il fatti narrati si ripetevano frequentemente.
Non tutti i marinai erano 'feccia' c'erano persone in procinto a laurearsi altri diplomati ma tutti mal sopportavano il fare dispotico del tenente che usava arringare il personale denigrandolo ed elencando pubblicamente le note di demerito ed i fatti per i quali erano stati emarginati  in quel luogo, lo stesso  affamava i militari in quanto tratteneva  buona parte del denaro destinato ai beni di consumo per la truppa  finche' un giorno in mensa di fronte ad un cibo veramente abominevole esplose la contestazione, l'ufficiale venne affrontato da alcuni maro' i quali gli chiesero spiegazioni sulla scarsita' e  pessima qualita' del cibo, di fronte a un farfugliare incomprensibile dell'ufficiale i marinai cominciarono a spaccare tutte le suppelletili, il tenente inseguito si diede alla fuga rifugiandosi nel suo appartamento e da li' con pistola in pugno minaccio' di far fuoco su tutti.
La violenza venne riversata sugli oggetti e cose, vennero incendiati alcuni locali e nel frattempo la notizia della rivolta iniziata nella mattinata si diffuse ed a notte inoltrata i carabinieri, armati, di mitra circondarono la caserma e senza incontrare resistenze  fecero irruzione ed arrestarono, ammanettando i tre marinai ritenuti i capirivolta, i restanti vennero trasferiti in vari sedi della marina ed etichettati come persone pericolose,stranamente la notizia della ribellione non trapelo' mai, tutto venne insabbiato e forte Masotto abbandonato.


posizione del Forte







ingresso principale 





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