La Reale Storia Di ( Renzo ) Ezio Barbieri e il Bezzi

E' il racconto della vita di un brigante che cerco' di nascondere il suo passato di abbandono infantile ed in seguito di collusione con il regime fascista ma che e' diventato  famoso piu' per  le interviste rilasciate che per i reati commessi ed e' stato intelligente perche' con questo metodo ha reso se stesso una leggenda, inoltre ha irriso i molti che hanno millantato la sua amicizia cercando di trarne vantaggio, non posso che nutrire ammirazione per Ezio Barbieri che per oltre 70 anni con ommissioni di nomi e date ha beffato tutti guadagnando in notorieta'.
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Il nonno di Ezio era benestante si chiamava Francesco e lavorava il bronzo era sposato con Benaglia Angiola ( 1879+1969 ) ed abitava in Corso di Porta Romana n. 70 lo stesso ebbe due figli ma non dalla legittima consorte ma dalla sua amante che si chiamava Panigada Carolina, tant'e' che i pargoli venivano riconosciuti da Francesco solo in un secondo tempo e nei documenti veniva anteposto il cognome dell'amata dichiarata come moglie e che divenne il loro soprannome come riportato negli atti, Panigada nato Barbieri. ( vedi certificato fine pagina )
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I Panigada ebbero due figli :
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Barbieri Domenico Adolfo 1873 +1945 - Pittore - benestante e fervente antifascista
Coniugato con Lovati Luigia - Sarta - abitanti in via Abbadesse n.12
Gli stessi erano genitori  di :
Giulia nata nel 1921 in via Abbadesse n. 12 e coniugata a Pesaro.
Di Vanda nata nel 1924 ed Anita nata nel 1930  e della quale non si e' trovata nessuna corrispondenza (  o fu Ezio che invento' oppure chi ne scrisse la biografia )
Ma un fatto lascia perplessi perche' nella tomba di famiglia sono incisi 6 nomi riportati e sono :
Del  Domenico e la madre
Franco  "Teddy" Barbieri ( 1910+2001 ) Dott. Arch. Carlo Barbieri ( 1914+1982 )
Elsy'Schreilechner ( 1915+2014 )  Enrica Zamperetti ( 1913+1990 )
Si presume fossero i figli maschi del Domenico Adolfo con le relative consorti mentre la Lovati, moglie del medesimo,  e' tumulata in altro loco,
se cosi' fosse come mai Ezio non fece menzione dei cugini ? Perche' forse avrebbe dovuto ammettere che i propri genitori fossero altri ?
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Barbieri Giuseppe Agostino nato nel 1882 - Esercente con Apparecchi di Illuminazione in Corso di Porta Romana n. 53
Coniugato con Penna Virginia - casalinga -  abitanti in via P. Sottocorno n. 15
Genitori biologici di Barbieri Renzo ( Ezio)  nato il 25-7 1922 ( non l'1-9-1922 ) a Milano in via P. Sottocorno n.15
Battezzato in Santa Maria del Suffragio di via Bonvesin della Riva il 30-7-1922
Cresimato in  S. Agostino  di via M. Gioia il 15-6-1930 (nel documento del libro di Erba ...il bandito etc. Etc., manca stranamente la data di nascita )
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Incuriositi ci si e' recati in via M. Gioia al n. 50 ed alla richiesta del certificato di cresima di Ezio, l'usciere/archivista disse che avremmo dovuto rivolgerci in Diocesi ma alla precisazione che ci interessavano solo i nomi dei genitori rispose : Sempre in Diocesi perche' dai registri non risultano ! Poi preso da curiosita' sfoglio' il tomo e con sorpresa esclamo' : Strano qui risultano e sono Adolfo'e Lovati Luigia, il continuo mentire di Ezio ha insinuato dubbi perche' nella Milano del 1922 nacque un solo BARBIERI di sesso maschile e si chiamava e chiama RENZO ed era nato in via P. SOTTOCORNO n. 15.
Si e' risaliti al fatto che ci fu un unico Barbieri nato nel 1922 con il metodo dell'esclusione, nel senso che ci si e' presentati di volta in volta negli uffici preposti chiedendo un certificato senza la sicurezza del mese di nascita o di come si chiamasse, Ezio, Enzo, Lorenzo o Renzo, ad ogni risposta negativa l'azione e' stata ripetuta nel tempo finche' nel mese di luglio risulto' Renzo. Del Barbieri non sono mai stati esibiti o pubblicati documenti, carte giudiziarie, certificati di nascita che provino che sia nato all'ISOLA e ci si'e' basati solo su dichiarazioni e pettegolezzi.
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I genitori erano conviventi e la madre aveva  circa 20 anni in meno del compagno e poco dopo la nascita di Renzo ( Ezio)  si ammalo'  (tisi?)  e venne ricoverata a Garbagnate Milanese dove mori'  lasciando il bimbo solo con il padre il quale in seguito lo consegno' agli zii che dichiararono dati diversi da quelli reali e lo affidarono all'Istituto dei Salesiani dove crebbe. Forse aveva ragione Alberto Bevilaqua nello scrivere che i congiunti del medesimo fossero degli alcolizzati ed il figlio  vergognandosi di cio' ha sempre celato la sua identita' ed il fatto e' che oggi 11 gennaio 2016 sia Ezio che Renzo siano entrambi in vita e risultano non coniugati e non sembra casuale.
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Bisogna ammettere che il Barbieri fu un semplice gregario in quanto chi lo ha conosciuto non lo ha mai menzionano come ideatore di 'colpi' o leader della banda
( inventata?)  777 che non era altro che il numero del pronto intervento della polizia, anzi non viene mai citato e divenne noto solo dopo il ripescaggio di vecchie storie , come la rapina di via Osoppo e nelle inchieste nessun residente del quartiere dove visse lo ha mai ricordato in eta' adolescenziale, in ogni caso ha mentito perche'  nessuno tra i vari intervistati ha dichiarato  di aver ricevuto benefici od e' stato testimone di distribuzione di beni alla popolazione da parte del sunnominato e della (sua) presunta cricca.
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Nell'intervista allo scrittore Alberto Bevilaqua Ezio disse che divento' bandito perche' vedeva tutte le mattine sua madre alzarsi alle quattro per far la coda per un kg di pane, ma non poteva alzarsi lui? La storia non corrisponde a verita'perche' il medesimo proveniva da una famiglia nella quale padre e zio erano molto benestanti. Nelle esposizioni riportano che il bar in via Porro Lambertenghi ( di fronte al cinema Fontana) era di una delle sorelle del Barbieri, ma quando? Perche' negli anni '60  il locale era gestito da una famiglia di cognome Lo Presti, in altri siti riportano che Ezio fosse  di Baggio  e chiamato 'pugno proibito'  ma hanno mischiato i fatti,  il vero pugno proibito di Baggio si chiamava Gibi Enrico ( 1939 +1974 foto in fondo pagina - conosciuto personalmente ) che asseriva, essendo un assiduo pensionante di S. Vittore, di aver conosciuto il Barbieri, Enrico era una persona terrificante alto m. 1.60 con una muscolatura cosi' possente che avrebbe impressionato anche King Kong lo stesso era balbuziente  e chi lo prendeva in giro per questo suo handicap finiva in ospedale ed i baristi dell'Isola e di via Alserio, quando lo stesso frequentava la zona, lo ricordano ancora.
Tornando al Barbieri, le ricerche dello stesso presso il Distretto Militare di Milano alla leva del 1922 non risulta nulla ed e' naturale come evidenziato nel libro 'Milano Criminale'  di Andrea Accorsi e Daniela Ferro a pag. 262 e' riportato che Ezio ebbe un passato nella 'Gioventu' Italiana del Littorio' e questo e' credibile perche' dopo aver vissuto in un ambiente religioso per anni fu facile plagiarlo, infatti nelle fotografie indossa stivali e camicia nera in pose da gerarca a pag. 263 si prosegue narrando che lo stesso si offri' come collaborante all'Ispettore di Polizia Saverio Ippoliti, acci acci era disposto a tradire i vecchi camerati.
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Alcuni giornalisti raccontarono che  il bandito dell'Isola si sposo' ed ebbe un figlio ma cio' che ha piu' stupito e' leggere online ' Gangster a Milano il Robin Hood  di via Borsieri' , senza un seguito di smentite, l'aneddoto nel quale si dice che il Barbieri praticasse massaggi prostatici a Luciano Liggio e pare che in carcere lo stesso non godesse di molta considerazione e fosse relegato a bassi livelli, quindi e' lampante che non abbia mai voluto discutere di fatti avvenuti durante la detenzione e dei quali fu protagonista, forse per non rivelare la propria posizione gerarchica nell'ambiente. Ci si meraviglia nell'apprendere che fu in cella con uno dei piu' famosi fondatori ( Luciano Liggio ) della mafia moderna e non ne abbia mai parlato, inoltre nella rivolta a S. Vittore nel 1946
( Pasqua Rossa) il Barbieri venne accusato erroneamente di esserne il capo e l'spiratore mentre non corrispondeva a verita' e si mormorava :
Gli alter han fa' casin  poeu g'han mis la bandera in man al Barbieri che l'ha pagada per tucc !
I vecchi malavitosi ( uno conosciuto personalmente) parlandone nei bar raccontarono che a ribellarsi, incendiare e danneggiare furono altri ma quando si resero conto che le loro azioni avrebbero avuto delle ripercussioni con pesanti risvolti penali affibbiarono
( g'han da la bandera) la responsabilita' di capo rivolta al Barbieri che ne subi' le conseguenze.
Si e' rimasti delusi delle storie sull'Ezio e forse non fu colpa sua ma anche di chi ne riporto'  i dialoghi, si e' pensato che raccontasse la vita in detenzione, i riti, le conoscenze, gli aiuti invece sono continue esposizioni di banalita'  da parte degli  'amici'  che per avere visibilita' diffondono solo fatti di pseudo avventure galanti del medesimo con la  'LUISA LUSTRAMANUBER'  ** di turno. Che tristezza!
Comunque sia gli vanno fatti i piu' sinceri ringraziamenti perche' con le continue interviste ha dato motivo agli 'Isolani'  di vantarsi per (NON) aver dato i natali  ad uno dei piu' famosi banditi d'Italia e per gli abitanti del rione sara' difficile abituarsi all'idea che cio' non corrisponda a verita' e dovranno trovarsi un nuovo mito perche' il privilegio perso andra' a vantaggio  della via P. Sottocorno zona di Piazza Risorgimento.           Grazie Renzo
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i libri dovrebbero essere intitolati come :
IL BANDITO DI VIA SOTTOCORNO
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Documenti ed archivi consultati :
certificati di nascita - morte - Casellario Politico Centrale - Biblioteca Storica Trivulziana - cimitero  - testi dei vari autori - testimonianze .

** dialetto milanese --Lucidamanubri

*** QUANDO HO STILATO QUESTO POST SONO INCORSO IN MOLTE INESATTEZZE     
       QUINDI CHIUNQUE VOGLIA SAPERE EFFETTIVAMENTE LA VITA DEL BARBIERI 
       DEVE CONSULTARE GLI SCRITTORI
       NICOLA ERBA,  MASSIMO BIOGRAFO DEL BANDITO E NINO DELLAMICI

Compagno di cella del Barbieri fu anche Sante Pollastri menzionato nella canzone di De Gregori intitolata 'Il bandito ed il Campione' - storia vera.



numero di matricola di Barbieri
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BEZZI ALESSANDRO
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Era il complice di Ezio Barbieri e nacque a Milano il 17-1-1922 da Mario e Savoldi Regina, e venne ucciso dalla polizia in via Bolzano ( zona Giacosa-Padova ) alle h. 9.00 del 2-3-1946, Bezzi Alessandro detto Sandro come professione dava fabbro e fu marinaio a La Spezia e succesivamente disertore e deportato in Germania, al rientro divenne rapinatore ed alla cintola oltre al revolver portava due bombe a mano, era coniugato con Micheli Carmen.
Il vero 'duro' era lui mentre il Barbieri del quale era in compagnia non oppose resistenza e si fece arrestare il medesimo preferi' tentare la fuga e giocarsi il tutto per tutto.
certificato di morte del Bezzi



isola 1971 - archivista



Commenti

  1. La sorella Giulia era la madre di mio marito trebbi Renato la Giulia era sposata a Pesaro con trebbi Giuseppe hanno avuto 5 figli tutti maschi il mio Renato e morto il 19 maggio 2018 e aveva una gran stima per questo zio barbieri ezio che non l ha mai conosciuto io avrei piacere conoscere se ci sono eventuali figli di ezio barbieri

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    1. dovrebbe chiedere agli scrittori Nicola Erba o Nino Dellamici

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