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PONTESTURA - VARIE

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In Pontestura, paese in provincia di Alessandria,  c'e' una via dal nome alquanto strano - Pizzaverino, anche chiedendo in loco non se ne era mai venuti a capo del significato. La curiosita' venne in quanto era il paese del nonno e delle vacanze quindi si scorazzava e si conosceva ogni andito. Ora il mistero si svela, fino agli anni '70 all'ingresso della via, sulla sinistra,  c'era un pesante cancello in legno ad un solo battente e nessuno sapeva il perche' sia dello sbarramento che del nome, e nell'arteria sulla sinistra c'e' un viottolo ed anche in esso era posizionata una barriera di dimensioni superiori al precedente che veniva tenuta chiusa dal fattore che occupava la casa colonica al di la' dello stesso. Inoltre in via Po', sul muro sinistro di via Gonzaga verso Pizzaverino, si notavano ancora residui di una cancellata che avrebbe impedito il transito alla strada, ed in via Olmo era posizionato un'orinatoio, ma non erano eviden

La leva in Marina negli anni 1968/70

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                                                 Matr. GE-0547  I giovani in eta' di leva, residenti in Lombardia,  per l'arruolamento in marina ed essere sottoposti alla prima visita si dovevano recare al distaccamento di Genova, perdendo un giorno di lavoro in un ambiente tetro e squallido, pieno di graduati e non che sembravano solo percorrere i corridoi senza fare nulla. Superata la precedente dopo circa un anno si veniva contattati ed invitati di recarsi al CAR (centro addestramento reclute ) di La Spezia, una struttura immensa caotica e spersonalizzante in quanto per essere esaminati trascorreva almeno una settimana e si stazionava nei corridoi o cortile indossando sempre gli stessi abiti ed eventualmente essendo agli inizi della stagione fredda pur cercando di mantenersi puliti si puzzava in un modo atroce perche' i servizi erano privi di acqua calda. Sul piazzale c'era il locale 'turche'  prive di porte ed in numero di circa 30 postazioni divise su due

Case di tolleranza ieri ed oggi

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reg. 35           si riportano i nomi con descizioni del reato sulle cartelle e non il rapporto completo contenuto in esse.   28 agosto 1871 - Uff. sanitario 661 - ispezione che rilevava sporcizia e luridume nella casa di tolleranza condotta da Tagliabue Giuseppa in via Ciovasso ---------------------------------------- Casa delle Capre 1 - donne che adescano dalla finestra ----------------------------------------- Ciovassino 1 - casa privata di prostituzione ----------------------------------------- via San Pietro all'Orto - casa privata Vismara Emilia Via San Pietro all'Orto 8 - '' '' Merati Soncina ------------------------------------------ via Carpofaro 3 - condotta da Cervelli Giovannina disordine e rissa provocate e da Marani Gio di Battista - ingiunzione di chiusura 1880 1881 - Alla signora Maria Mandelli il  questore ingiunge di chiudere il suo postribolo in via San Carpoforo 8  per il caos creato dai clienti . Inoltre di allontanare le  giovani che non s

Cronache - Carnefici - Ladri

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  18 75 - Malefici e stregonerie esercitate sulla Ripa Ticinese da Radaelli Carolina fu Natale moglie del pregiudicato Farina Domenico fu Angelo. 1864 -Maleficio (oggetti che servivano per ) rinvenuti nel letto dell'infelice Gerli Luigi che ando' morto ad opera della di lui moglie Raimondi Giuseppa 1869 - Landi Luigi di anni 50  dichiaratosi perseguitato da ente diabolico consegno'  lire  300 per il suo mantenimento potendo essere arrestato anche in giornata.  Vedilo mentecatto 22-ott-1876 - Zibido comune di Viboldone in un campo di granoturco fu rinvenuto un cadavere diviso in pezzi e rosicchiato dai cani e dalle volpi il quale venne riconosciuto per Peppino Franco professore ginnasiale di Novara 1876 - Zanzi Veronica fu Giuseppe e Clerici Carolina di anni 28 e nata a Castiglione Olona maritata Bossi denuncio' che la notte del 12 - 13 marzo un uomo si calo'dal camino della sua stanza per estorcerle denaro ...il gendarme termina scrivendo cio che per altro sembra ve

LEDA RAFANELLI e RICCIOTTI - UNA STORIA MILANESE - SENZA CERTEZZE DOCUMENTALI

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Quando Diego si recava a trovare i nonni, Giacomo nato nel 1884 e Giuditta nata nel 1898, che parlavano il vero dialetto milanese, si divertiva sentirli raccontare storie della 'vecchia Milano'. Quasi sempre iniziava il nonno con: Sun nasuu in via Croce Rossa al 2, ( cosi' chiamata in quanto su una casa era dipinta una grande croce rossa )  e continuava ...gh'era un casin ...che gh'era la...  Immediatamente la nonna... io sono nata in via Vetraschi al 14 ( vedi certificati fondo pagina ) e de burdel ghe n'era do... ( 700 famiglie dedite all'accattonaggio ed ai furti ) abbiamo abitato in quella casa prima del 1839 al 1939 e quando il Duce ci fece andare via andammo quasi tutti ad abitare all'Isola, in via della Pergola, mentre altri preferirono andare ad abitare nelle case popolari di via Panigarola, messe a disposizione di tutti gli sfrattati dal quartiere dei Vetraschi. Ma le famiglie non avrebbero voluto spostarsi in altri luoghi perche' nelle ab

La Rosetta della Vetra - non solo nomi

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Ricercando sempre sul campo e giuntami voce che al Cimitero Maggiore stessero  smantellando molte tombe mi sono affrettato per recuperare delle fotografie dei personaggi della storia di Milano tra le quali quelle dei fratelli della Rosetta Andrezzi, del Butterin e altri.  Nei resoconti non ci sono mai le fotografie, o documenti, dei protagonisti quindi  ho cercato di ovviare in parte il problema,  inoltre le signore vengono descritte non proprio belle ma i ritratti smentiscono il giudizio. Probabilmente le parti in causa erano in lotta per  le  postazioni di  'lavoro' che davano piu' guadagno.  La storia e' diffusissima e in molti casi romanzata con aggiunta di fatti di fantasia,  la quale ebbe il sopravvento sulla realta'. Comunque le fotografie sono il ricordo che non erano semplici nomi stampati su fogli di carta.  ----------------------------------------------------------------------------------- NOTA : Basandomi sui nomi  riportati nel blog di M. Ardemagni sull