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BANDA NAZIONALE MILANESE

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Repubblica Cisalpina 1797-1814 -------------------------------------------- Vengono elencati tutti i componenti della Banda Musicale Nazionale Milanese  i quali ovviamente erano in numero tale da poter essere sostituiti nel caso di irreperibilita'  i medesimi erano molto popolari  ed alcuni si esibivano anche al di fuori della stessa, erano i Beatles dell'epoca ma non andavano d'amore e d'accordo in quanto si denigravano presso le autorita'  gli uni con gli altri oppure vantandosi, cercando di ricavarne prestigio e prebende. ------------------------------------------------- Elenco Degli Individui Componenti La Banda Musicale Nazionale Milanese --------------------------------------------- Galinotti Giuseppe Capo Banda - Clarinetto Galinotti Giacomo ( figlio )  - Clarinetto Crasved Antonio - Ottavino Haber ( Aber ) Giovanni - Ottavino Emanuel Antonio - Ottavino Lunati - Fagotto Marchesini - Fagotto Mazzone Giuseppe - Fagotto Cattaneo Domenico - Fagotto

LOMBARDI e BALOSSI

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I primi emigranti ad essere osteggiati in Lombardia furono gl i zingari nel 1517   per i quali era prevista la forca se non avessero abbandonato il dominio ducale e nelle grida affisse erano elencati come Egipty, molto tempo dopo tocco' ai piemontesi ( anni 1799-1815 ) che a causa delle condizioni di poverta' emigrarono in massa e si stanziarono nelle campagne e nelle  citta', gli stessi erano discriminati ferocemente perche' erano senza fissa dimora e nullatenenti ( come molti lombardi ) quindi alcuni cominciarono darsi al banditismo tant'e' che ad ogni fatto criminoso che avveniva si diceva : Saranno stati  i soliti piemontesi !   E quei poveracci che prestavano servizio nei campi erano chiamati BALOSSI termine che oggi ha assunto il significato di biricchino ma in quell'epoca tutti i non 'milanesi' venivano cosi' etichettati , quindi le autorita' si chiesero se l'agricoltura avesse potuto  soffrirne nel caso li avessero 'sfrat

LA BOVISA

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                                                                               LA BOVISA In ogni discussione sulla malavita, mafia, ci si indigna e lamenta scordando che furono alcuni  nostri concittadini settentrionali a permettere che questa forma di crimine attecchisse. ----- Negli anni '50/60, il quartiere Bovisa, come tutti gli altri, aveva la propria questura con due ingressi, uno secondario in via Andreoli ed il principale in via Candiani al 114 ed un po' piu' avanti al n. 120, in fondo al cortile c'era l'officina del signor Alcibiade nato in provincia di Varese nel 1922 il quale ufficialmente dava come professione, tornitore. Il  signor Alcibiade ogni tanto assumeva delle persone, lo strano e' che erano sempre, e solo pregiudicati meridionali.  ( e se si chiedeva il motivo di tale scelta di personale rispondeva : in bravi foiu e gh'an bisogn de lauraa ) ai quali con la scusa dell'occupazione veniva loro insegnato modificare armi, fabbricare c

IL LEGORINO e CO

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                       IL LEGORINO E LO SCORLINO Furono i piu' feroci banditi del '500 agirono nella brughiera delle Groane che arriva fino a Bollate ma il loro luogo preferito per gli agguati era il bosco detto della Merlata, ora Musocco, ed all'indirizzo Internet sotto riportato ( Archivio Storico Lombardo ) si apprende che banditi erano conosciuti solo con i soprannomi  scambiati per cognomi, in realta' si chiamavano : JACOPO da PRATO detto IL LEGORINO ( il leprottino - da legora= lepre)  ed in altri testi si espone che quando venne giustiziato nel 1566 aveva 30 anni quindi nato nel 1536 e si afferma che nacque a Limbiate.  La data di nascita riportata dai testi sembra improbabile in quanto il medesimo avrebbe dovuto essere padre a 14 anni visti gli anni ( 16 ) del figlio nel 1566 BATTISTA RONCHI detto LO SCORLINO ( da scrollare o scuotere ) e come sopra si dice nato a Mombello di Limbiate.  In fondo pagina resoconto degli arresti dei banditi. I registri di battes

SORVEGLIATI

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Dal Libro Degli Individui - Precettati - Sorvegliati - Sospetti Interdetti  - Per  Condotta Morale Irregolare in Milano e Provincia Anno 1850 soprannomi di alcuni malviventi ( non in ordine alfabetico) Berna Gio Batta  detto Stronetta Ballini Giuseppe  ... Ladrone Bronzini Giuseppe ... Fronfron Bardlli Giuseppe ... Ghiringhe' Baj Antonio .... Gnett Colombo Giuseppe ...Carmecc Coppa Pietro ...Gambero Carugati Gio Batta ...Bandito di Milano Cogliati Giuseppe ...Racanatt Ciniselli Adelaide ... Prestinaina Cinelli Camillo ... Martin Giussani Antonio ... Balos Ghislandi Paolo ... Moretto Galimberti Carlo ... Cottin Giudici Carlo ... Basletta Ottolini Giuseppe ... Gobbo Pignoni Antonio ... Lillin Pellegatta Maddalena ... Gobba Zillina Piazza Gaspare ... Battian Pogliani Domenico ... Muralined Pagani Pietro ... Catterin Poletti Ignazio ... Brugnon Porranno  Giacomo ... Livello Ruspi Filippo ... Schisc Evasi nella notte del 24 giugno 1863 dalle Carceri del Territ

MAFIA - IPOTESI SULLA PAROLA

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                                                  MAFIA ' IPOTESI SULLA PAROLA Dai testi ufficiali si apprende che la parola mafia fu udita per la prima volta intorno al 1600 a Palermo tra due litiganti uno dei quali rivolto all'altro disse : ( riportato in  italiano) non fare il MAFIUSO con mia ! Premesso questo si e' deciso di fare una blanda ricerca ed ipotizzare una eventuale origine della parola ricordando che ci fu un'emigrazione di massa dei lombardi verso la Sicilia nel 1600 circa. RICORDO CHE E' UN IPOTESI   Quando gli stessi si trasferirono laggiu' importarono molti usi e costumi delle loro terre ed un numero del mensile 'National Geographic' degli anni '70 oso' scrivere che il mito di Santa Rosalia potrebbe essere stato anch'esso esportato dalle valli di Como alla Trinacria, informazione poi smentita dai vari studiosi dell'isola delle Tre Gambe, per di piu'  da Internet tutti gli articoli che sostenevano questa tesi son

GLI ESPOSITO

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                                                COGNOME ESPOSITO Si crede che Esposito (  imposto agli esposti )  sia un cognome prettamente napoletano ed e' un errore nel quale tutti incorrono, infatti era' gia presente in Bergamo e nella Milano del 1770, mentre a Napoli venne abolito nel 1814 in Lombardia spari' per il fatto che venne sostituito con altri  e nel 1811 le persone che in citta' portavano questo appellativo erano 39. Quando gli istituti erano al completo gli abbandonati venivano caricati su carri e portati in Valtellina dove venivano dati in adozione ma nella  realta' i pargoli erano richiesti per essere sfruttati come mano d'opera a basso costo, ed in ogni paese i bimbi erano esposti  come ad un'asta e la popolazione di allora, di quei luoghi, sceglieva le bambine piu' carine, i maschi piu sani e belli e molti bimbi di appena 5 anni venivano portati negli alpeggi e lasciati soli per mesi  ad accudire le  greggi, moltissimi furono gli abus