Il Barone Galbiati ( stemma a fianco ) nei testi viene menzionato non per aver combattuto sulle barricate durante l'insurrezione dei 5 giorni del 1848, ma per aver dato ad uso gratuito ( vi fu aperta sua spese ) il suo appartamento, in via Pietro Verri al n. 7, usato come ospedale, altri locali li concesse, sempre gratuitamente, al Comitato di salute Pubblica. Durante gli avvenimenti di rivolta, il barone ed altri, offrirono alla popolazione cibo, vini e liquori ma si menziona che per le strade non ci fosse nemmeno un ubriaco, i popolani poveri entrarono nelle case occupate dagli austriaci e trovandone gioielli ed altri beni li consegnarono al Comitato di Salute Pubblica. Inoltre ci sono descrizioni di persone abbienti che regalavano denaro ai disoccupati. Forse descrissero questi avvenimenti, probabilmente inventati, per pura propaganda. L' ultimo ferito, portato in via P. Verri 7, con le gambe troncate ...